Storia

Tae Kwon Do: Storia

INTRODUZIONE

Il primordiale istinto dell’uomo è quello di vivere preservando la sua vita nel miglior modo possibile, studiando ed imparando da tutto ciò che lo circonda.
Nei tempi antichi, non aveva altro che le nude mani ed il suo corpo per far fronte a tutto ciò. Questo, col tempo, ha portato alla nascita ed evoluzione di tecniche di combattimento ed auto-difesa che hanno sviluppato, in esso, non solo grande capacità fisica, ma forte volontà mentale.

In Corea, la necessità di difendersi dagli stranieri, ha portato il popolo a creare un efficace arte marziale, dove le armi vere e proprie sono il corpo e la mente in stretto connubio fra loro.

Oggi quest’arte marziale è conosciuta in tutto il mondo con il nome di TAE KWON DO.

LE ORIGINI

Il Taekwondo, nel corso degli ultimi anni, ha riscosso un enorme successo grazie all’altissimo numero di persone che lo praticano in tutto il mondo.
Considerato per anni come una varietà di Karatè Coreano, molto simile in alcuni aspetti al Kun Fu Wu Shu, in realtà il Tae Kwon Do ha origini molto lontane nel tempo.

I primi documenti sul TKD risalgono al 50 a.C. durante il regno di Goguryo.
Successivamente si hanno maggiori informazione durante il periodo riguardante il regno di Silla, quando gli Hwarang, giovani guerrieri di nobile lignaggio, iniziarono ad usare con grande successo un tipo di lotta senza armi. Essa era costituita da una miscellanea di tecniche di combattimento, maturate in parte dal Kempo cinese, e da un accurato studio anatomico del corpo umano. Tutti questi presupposti hanno dato origine al Tae Kwon Do che oggi conosciamo, un’arte marziale evolutasi nei secoli, un arte marziale divenuta unica.

Letteralmente tradotto dal coreano, Tae significa “calciare di piede”, Kwon “pugno o colpire di mano” e infine Do “arte-disciplina-via-cammino”, quindi possiamo identificare il tutto come “arte di colpire di pugno e di calcio in volo (si pensa che i calci in volo servissero a disarcionare, mettendo fuori combattimento i cavalieri nemici) o arte di combattere senz’armi”.

Documenti e ritrovamenti archeologici, datano la nascita del TKD nel periodo in cui la Corea era divisa in regni governati da potenti dinastie:

  • LA DINASTIA SILLA: fondata nella pianura di Kyongju nel 57 a.C.
  • LA DINASTIA GOGURYO: fondata nella valle fluviale del fiume Yalu nel 37 a.C.
  • LA DINASTIA KORYO: da cui è derivato il nome Corea.
  • LA DINASTIA LI (Cho Sun): succeduta alla Koryo subito dopo il suo decadimento.
DINASTIE

Dinastia Silla

Fondata nella pianura di Kyonju nel 57 a.C., la dinastia Silla è particolarmente ricca di fonti e monumenti storici riguardanti il Tae Kwon Do.

Esiste una grotta molto famosa, “Suk-Kul-Am”, dove sono presenti due statue di guerrieri Kum Kang Yuk Sa, risalenti a più di duemila anni fa, che si fronteggiano in posizione di lotta, quasi a dover proteggere l’entrata.

Durante questo periodo, il Tae Kwon Do veniva chiamato Soo Bak o Tae Kyon. La principale sede di reclutamento era nel regno di Ching Heung di Silla, dove giovani ufficiali appartenenti a nobili caste venivano accuratamente selezionati. Tramite duri addestramenti, ed impegnati assiduamente nello studio dell’anatomia umana, essi appresero quali fossero le posizioni offensive e difensive che offrivano i maggiori vantaggi nel combattimento.
I migliori formavano un esercito scelto di guerrieri, chiamati HWARANG DAN (la via della fratellanza tra gli uomini).
Grazie ai loro studi, il regno di Silla vinse molte battaglie storiche, che ancor oggi si perdono nel tempo e vengono ricordate come imprese leggendarie. Fu grazie a coraggio, sacrificio e astuzia militare, che i guerrieri difesero il territorio dai nemici al fine di unificare il regno.


 

Dinastia Koguryo

Durante il periodo della dinastia Koguryo, il Tae Kyon, era praticato oramai dall’intera popolazione.

Esistono due tombe reali legate a questo periodo, appartenenti a Muyong Chong e Kak Chuchong. Esse presentano dipinti e affreschi dove si possono notare scene di vita in cui spiccano evidenti riferimenti al TKD.

La costruzione di entrambe le tombe risale al periodo compreso tra l’anno 3 a.C. e il 427 d.C. : da ciò si può dedurre che il Tae Kyon fosse ormai praticato da diversi secoli.


 

Dinastia Koryo

Nata nel 935 d.C., rimase al potere per ben 457 anni, divenendo una delle dinastie più ricche e famose. Grazie ad un intenso traffico commerciale, cominciò ad essere conosciuta in tutto il mondo, tanto da dare il suo nome alla Corea.

La disciplina di lotta più praticata in quel periodo era il Soo Bak, antenato del TKD. Sostenuta dall’allora sovrano UiJong, principalmente come attività ludico-sportiva, veniva praticata e rispettata dall’intera popolazione.

Anche l’arte in quel periodo non disdegnava di rendere omaggio al Soo Bak. Noti pittori del tempo, come Hong Dokin, illustravano particolari scene di combattimento e allenamenti, con posizioni ancor oggi presenti nel Tae Kwon Do.


 

Dinastia Li (Cho Sun)

In seguito al decadimento della Dinastia Koryo, emerse quella di Li Cho Sun, iniziata da Li Kye.

Nel 1932 la popolarità del Soo Bak accrebbe ulteriormente e ne venne scritto il primo libro. In precedenza, infatti, quest’arte veniva insegnata solo ad una ristretta cerchia di persone appartenenti alla nobiltà militare. Era requisito indispensabile, per accedere a qualsiasi grado delle istituzioni militari, possederne la pratica.

La pubblicazione del libro, e la conseguente volgarizzazione dell’arte, le permisero di sopravvivere adeguatamente fino alla seconda metà della dinastia Li. Le lotte di potere e la sensibile riduzione dell’attività militare, dovute ad un clima politico-sociale più umanistico che belligerante, portarono ad una drastica riduzione della pratica di quest’arte marziale.
I documenti relativi al Soo Bak, nel secondo periodo, sono scarsi e frammentari.
L’arte cominciò ad essere praticata, come attività ricreativa e di cultura fisica, dal popolo e sempre meno dall’aristocrazia guerriera.

Questa condizione diffuse l’arte del Soo Bak in tutta la Corea, con il risultato di alterarne la struttura originale. Solo pochi frammenti incompleti sono giunti a noi, il resto è conservato gelosamente in seno a singole famiglie che praticano l’antica arte guerriera nel più stretto riserbo.

HWARANG

Il merito dello sviluppo e della diffusione in Corea del Tae Kwon Do va attribuito alla nobiltà guerriera del regno di Silla: gli Hwarang.

Il regno di Silla è il primo, in ordine di tempo, a svilupparsi e a formarsi, rimanendo, a causa della sua posizione, il più piccolo come estensione territoriale. Le sue coste sono, infatti, messe al saccheggio incessantemente dai pirati giapponesi (Wako).

E’ in questo periodo che il re Gwanggaeto, il diciannovesimo reggente della dinastia monarchica di Koguryo, spedisce un contingente di cinquanta mila soldati nella vicina Silla, per aiutare il piccolo regno a sconfiggere i pirati. E’ proprio in tale frangente che il Tae Kyon viene introdotto nella classe guerriera del regno, insegnato nel più stretto segreto a una élite di combattenti, dai primi maestri di quest’arte marziale. Questi guerrieri, addestrati nella pratica del Tae Kyon, divengono famosi col nome di Hwarang.

La società di Hwarang-Do (tradotto ne “La via della fratellanza degli uomini”) viene fondata inizialmente come un’accademia militare riservata solo alla giovane nobiltà del regno di Silla, in cui il Tae Kyon è considerato una parte fondamentale del normale addestramento alle arti marziali.
I capi vengono selezionati tra tutti i figli della nobiltà reale di età compresa tra i sedici e vent’anni, mentre i cadetti (Nangdo) costituiscono un totale che varia dalle duecento alle mille unità.
I giovani vengono educati in molte discipline, incluse la storia, la filosofia confuciana, l’etica, la morale buddista, l’equitazione, il tiro con l’arco, la scherma, la tattica militare e ovviamente il Tae Kyon.

I principi fondamentali che ogni guerriero doveva conoscere e rendere fondamento della propria vita, sono quelli stabiliti dal saggio monaco Buddista Wonkang. Ecco i suoi principali assiomi:

  • Fedeltà al tuo paese
  • Obbedienza ai genitori
  • Lealtà verso gli amici
  • Non ritirarsi mai in battaglia
  • Non uccidere ingiustamente

Il Tae Kyon era insegnato parallelamente ai cinque principi esposti, così da diventare un modello di vita per i giovani cadetti: un codice di condotta etico-morale indispensabile per apprendere e dare il giusto valore all’arte marziale. Oggi questi principi si sono evoluti, e appartengono al moderno Tae Kwon Do.

  • Fedeltà al proprio paese
  • Rispetto dei genitori
  • Fedeltà alla sposa
  • Lealtà verso gli amici
  • Rispetto verso gli anziani
  • Rispetto dei tuoi insegnanti
  • Non uccidere ingiustamente
  • Spirito indomabile
  • Fedeltà alla tua scuola
  • Termina ciò che inizi

Così come i cinque originali, questi moderni assiomi sono usati per promuovere lo sviluppo morale degli allievi del Tae Kwon Do e nessun praticante, che non abbia compreso a fondo questi principi, può sperare,in futuro, di insegnare la vera essenza dell’arte.

Nonostante tutte queste qualità guerriere, gli Hwarang possedevano una solida cultura di base e grande conoscenza di poesia, canto, danza. Venivano, per questo, incoraggiati a intraprendere viaggi sul territorio peninsulare per diffondere le loro conoscenze alle popolazioni delle regioni limitrofe.

Questi guerrieri erranti sono quindi i responsabili del diffondersi del Tae Kyon attraverso la Corea. Sacrificio e devozione verso quest’arte marziale li ha resi non solo efficaci e temibili guerrieri, ma uomini pieni di grande spiritualità.

Per informazioni ed iscrizioni

Palestra Orizzonte Benessere